Piacere, Grace! Sono molto felice di raccontarvi un po’ di me. È un’occasione per fermarmi un attimo e guardarmi allo specchio: chi sono e cosa desidero dalla mia vita?
Mi piace la donna che vedo di fronte a me, una persona solare, spiritosa, altruista e ottimista. Anche se nel bicchiere è rimasta una sola goccia, per me sarà sempre pieno. Non mi arrendo mai, mi piego di fronte alle difficoltà ma non mi spezzo, se cado mi rialzo sempre. Insomma, sono una guerriera e non mi piace piangermi addosso. Anche quando le cose non vanno come vorrei, io sorrido sempre, perché la vita è bella con tutte le sue sfaccettature e va vissuta godendo di ogni piccolo momento, affrontando e superando gli ostacoli con tutte le forze che si hanno.
Amo stare in compagnia dei miei familiari e dei miei amici. Amo il mare e aspettare il tramonto sulla riva, ma mi piace anche la montagna e fare snowboard. Sono sempre stata amante dello sport, da bambina facevo atletica leggera e ginnastica artistica, poi sono passata al fitness in generale. Ho visto il musical Il Gobbo di Notre Dame quattro o cinque volte, mi piace ascoltare musica, ballare la salsa e cantare a squarciagola (anche se sono stonata), e quando sono in macchina metto lo stereo a tutto volume e canto. Negli ultimi anni, dopo la nascita di mio figlio, ho trascurato queste mie passioni perché volevo dedicarmi completamente a lui, la mia unica ragione di vita. Ma vorrei frequentare un corso di spagnolo e ce la farò!
Per vent’anni la mia famiglia ha gestito un ristorante a Tivoli, “Il Ciocco”, che sia affacciava su Villa Gregoriana. Dopo quella esperienza, mi sono adattata a fare diversi lavori e ho anche gestito un negozio di abbigliamento. Nel 2001 sono entrata nel mondo dell’informatica dove ho lavorato per sedici anni principalmente come operatrice Service Desk. Nel 2018 ho deciso di cambiare totalmente attività aprendo un parco giochi e intrattenimento per bambini. Ogni giorno era una festa e non c’era niente di più bello che contribuire a rendere speciale il compleanno dei bambini, vedere il sorriso e la gioia sui loro volti mi riempiva il cuore. Naturalmente mio figlio ha partecipato a tutte le feste come “infiltrato speciale”.
L’ultimo anno lo definisco “morte e rinascita”. È iniziato nel peggiore dei modi con il covid: perdo la mia attività perché il parco viene chiuso a marzo (e lo è tutt’ora). Mi ritrovo improvvisamente sola, senza lavoro e con un bambino di dieci anni da crescere e proteggere. Ma è proprio per lui che non mi sono abbattuta, non ho mollato e sono rimasta lucida: mi sono rimboccata le maniche ed è proprio allora che è iniziata la mia avventura in SMI. Alla soglia dei cinquant'anni ho voltato pagina e ho ricominciato tutto da capo.
Ho bussato a questa porta e sono stata accolta a braccia aperte e oggi sono immensamente felice di lavorare qui, perché ho incontrato persone fantastiche che hanno creduto in me. Mi occupo si assistenza tecnica, un lavoro che mi dà tante soddisfazioni e grazie al quale posso dedicare la massima attenzione verso il cliente. E poi ci sono i colleghi, persone squisite con cui abbiamo formato una squadra affiatata e pronta ad affrontare qualsiasi sfida.
Ringrazierò per sempre la SMI perché mi ha dato la possibilità di tornare a vivere e sognare. Sono onorata di far parte di questo gruppo, noi #siamolaSMI!
GRACE