"La mia vita ha sempre camminato su un doppio binario: la passione per l’informatica e quella per la musica. I computer erano lo strumento con cui potenziare la mia esperienza con i videogiochi: mi informavo sulle ram, sui requisiti minimi per giocare, volevo capire come erano fatti dentro per migliorarne le prestazioni. A tredici anni, come regalo di compleanno, ho chiesto una scheda video: me la sono montata da solo per giocare a Splinter Cell. Poi negli anni dell’università, la tecnologia si intreccia con la mia altra passione, quella fatta di note. Mi trasferisco da Messina a Roma per studiare ingegneria del suono: facevo già il deejay e volevo capirne la parte tecnica.
La musica mi accompagna da sempre: piccolissimo, il mio gruppo preferito erano i Nirvana, introdotti da mia sorella più grande.
E anche per ascoltare la musica avevo bisogno di un computer: la mia playlist era in digitale, e io l’avevo ordinata tutta con le copertine, per me indispensabili. Da ragazzo scopro un duo di deejay, i 2manydjs: mixavano musica classica tipo i Beatles con l’elettronica, mettevano le copertine dei dischi e le animavano. Ne ero rapito.
Li ritroverò il prossimo giugno a Barcellona, al Sonar, dove faranno solo dj set in vinile: la tecnologia che recupera e migliora l’esperienza del passato.
Se dovessi individuare un denominatore comune per le mie due passioni, direi che è la necessità di cercare stimoli.
È questa fame di imparare, di espormi al nuovo che mi ha portato in SMI, il 24 giugno 2019, giorno del mio onomastico: davvero un bel regalo.
Rispetto alle mie esperienze precedenti, qui senti subito che non sei considerato solo un numero di matricola, ma sei una persona a cui viene prestato ascolto e attenzione.
In SMI ti viene non solo riconosciuto un valore, ma ti aiutano a farlo crescere, perché non c’è altro modo per diventare grandi".
GIANPAOLO