Brindisi di Natale 2022

PROGETTARE il futuro, guidare l’EVOLUZIONE, avere CORAGGIO, crescere ed imparare a CAMMINARE, PROSSIMITA’ tra le nostre persone.

Queste sono le parole scelte per rappresentare il 2023 di SMI durante il brindisi di Natale che ha coinvolto tutti i dipendenti in Italia e il Consiglio di Amministrazione al completo: il CEO Cesare Pizzuto, il CIO Stefano Tiburzi, il CTO Daniele Chitarrini, il Presidente Stella Pizzuto e il Vicepresidente Avv. Stefano Sablone. Come buon auspicio per il nuovo anno ognuno ha potuto scrivere la propria parola simbolo del 2023 sopra i giganteschi origami che hanno fatto da scenografia all’evento, dandogli così vita attraverso le parole e i pensieri.

Sono stati oltre 100 i partecipanti tra i presenti nella sede romana di SMI e i collegati da remoto dalle sedi di Bassano del Grappa, Bari e Milano.

Un momento intimo e conviviale per brindare insieme all’anno che si è appena concluso, che ha visto una significativa crescita e consolidamento di SMI sul mercato. Il 2022 è stato infatti per SMI un anno di cambiamento, di scelte e di innovazioni, pur ancora in un contesto globale segnato ancora dall’instabilità, in cui tutti noi siamo andati alla ricerca di una nuova normalità. Il trasloco nella nuova sede di Via Serra Nevada a Roma, un nuovo assetto nella governance, investimenti, assunzioni e crescita del business hanno segnato il 2022 che abbiamo voluto salutare ieri sera tutti insieme, tracciando al contempo il solco da percorrere nel nuovo anno che sta arrivando.

Possiamo infatti guardare al 2023 con fiducioso ottimismo, forti di una squadra di persone che con passione e competenza hanno reso possibile il raggiungimento di importanti obiettivi e di fare di SMI quella che è oggi: una realtà dinamica, affidabile, con partner di eccellenza e un’incessante voglia di continuare a crescere insieme alle proprie persone e ai propri clienti.

Da tutte e tutti gli SMIers, un sincero augurio di Buone Festività!

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Intervista al nostro CIO e Co-founder Stefano Tiburzi

Quali sono i valori e la mission con cui hai co-fondato SMI e con cui guidi l’azienda e il tuo team?

Quando con Cesare abbiamo iniziato a pensare a un’impresa nostra, ci siamo detti: “Facciamola come l’abbiamo sempre desiderata”.

Abbiamo voluto legare l’azienda alle persone che la abitano, alle loro idee e alle loro esigenze. Volevamo superare il vecchio concetto di azienda padronale.

Abbiamo cercato sempre di mettere al corrente le persone che lavorano con noi sull’andamento aziendale. Ci siamo sempre confrontati con i nostri collaboratori sui progetti, sia quando eravamo pochi, sia oggi che siamo più di 150 dipendenti.

Questo è stato fondamentale per la crescita di SMI, e il nostro impegno oggi è quello di creare una struttura che gestisca operativamente l’insieme, ma che arrivi anche al singolo collaboratore.

Cosa significa essere CIO di un’azienda dell’ICT?

Ho iniziato come responsabile dei servizi e, successivamente, il mio ruolo è rientrato nella parte CIO. In questi anni ho imparato che non si nasce con la forma mentis del CIO: l’ho acquisita pian piano. La parola chiave di questo ruolo è “evoluzione”.

È importante avere un mindset che ti permetta di comprendere i cambiamenti e di evolvere.

Introdurre un cambiamento in un’azienda significa anche farne capire i vantaggi a tutti coloro che sono coinvolti. Non è facile, ma sta a noi cercare di dare una prospettiva più ampia.

Qual è l’approccio di SMI al project management?

Il project management vive di rigorosità e io, rigoroso, lo sono di natura. Il project management in SMI vive di attenzione sui tempi, sui costi, sugli stakeholder e sui processi di ogni singolo progetto. Ovviamente ogni cosa va adattata alla situazione: a volte la troppa rigidità può essere un limite, piuttosto che un vantaggio. La bravura del project manager non sta tanto nell’applicare la regola, ma nel capire come gestire l’eccezione. Questo si può fare solo con la formazione, che per noi è stato uno dei fondamenti da cui partire per fare impresa.

Oggi abbiamo almeno una decina di collaboratori che stanno iniziando un percorso di project management.

Industria 4.0, IoT, Cloud, Cybersecurity sono tutte tecnologie che stanno aumentando esponenzialmente. Ma qual è il livello di maturità tecnologica delle aziende in Italia?

Di certo, il livello della tecnologia in Italia è elevato. La criticità è che non è omogeneo e diffuso in maniera orizzontale. Sicuramente la pandemia ha funzionato da acceleratore. Molte tecnologie erano già pronte da anni, ma non venivano acquisite. Ora non torneremo indietro, ma è servito un forte elemento di rottura per implementarle.

La pandemia, come ogni catastrofe, ha contribuito a creare un nuovo equilibrio.

Oggi vedo che molte tecnologie sono ormai acquisite, mentre su altre non si comprendono ancora tutte le potenzialità. La speranza è che questo nuovo equilibrio ci conduca a un livello tecnologico superiore.

A proposito di soluzioni IoT, in che modo SMI supporta le aziende che vogliono approcciare a questa tecnologia?

Quando parliamo di IoT, il pensiero va subito al risparmio energetico, perché è un argomento che, sebbene riguardi tutte le aziende, non è ancora così diffuso. Molti nostri clienti – sia privati sia P.A. – non hanno ancora un approccio avanzato nel monitoraggio dei consumi. Il risparmio energetico e la sostenibilità dovrebbero essere, invece, il primo obiettivo delle imprese, in questo momento soprattutto.

Il risparmio energetico non va inteso, poi, solo come risparmio dei consumi. Gli automatismi che si possono implementare con l’IoT aiutano a risparmiare non solo energia elettrica, ma anche energia che le persone utilizzano per fare una qualsiasi attività.

Con un cliente, che ha investito in fonti di energia rinnovabile, stiamo facendo proprio questo lavoro. È evidente che un pannello solare possa apportare benefici energetici, ma può essere integrato con automatismi e controlli che lo rendono ancora più efficace ed efficiente.

Il nostro obiettivo è quello di supportare le aziende per renderle più sostenibili in ogni settore.

L’innovazione è fondamentale per rimanere al passo con i tempi e anticipare le esigenze dei clienti. In che modo viene incoraggiata all’interno di SMI?

Sono convinto che l’innovazione non debba essere relegata solo agli strumenti tecnologici, ma debba innanzitutto riguardare l’approccio strategico. La tecnologia è uno strumento al nostro servizio, mentre l’innovazione guida l’utilizzo della tecnologia.

Noi nasciamo come società tecnologica quindi, ovviamente, utilizziamo la videoconferenza, abbiamo i nostri dati in cloud, facciamo supervisione dei nostri uffici e dei consumi con strumenti di building automation. È la nostra cultura.

Però in SMI le innovazioni riguardano soprattutto l’aspetto umano.  Penso alle lavagne che abbiamo in ogni sala riunioni. Le abbiamo fortemente volute perché il contatto umano è fondamentale, serve scrivere e rappresentare le idee di tutti e presentarle davanti a tutti, per cercare di trovare soluzioni insieme.

Quindi l’innovazione dovrà essere necessariamente tecnologica e umana.

Quali saranno le evoluzioni future delle tecnologie di cui SMI si occupa?

Le tecnologie di cui ci occupiamo sono molte, ma quella che sarà fondamentale e che è anche più orizzontale rispetto a tutte, è il data management.

Dall’assistenza tecnica al service desk, dalla cybersecurity al reparto commerciale, noi raccogliamo dati per i nostri clienti. Solo dalla raccolta di dati e dalla loro corretta lettura si riesce a evolvere. Molti clienti hanno un patrimonio di dati che non riescono a utilizzare in modo strategico. Questo patrimonio è un tesoro che va utilizzato e sfruttato. Quindi saranno centrali tutte le componenti legate alla gestione e alla correlazione dei dati.

Altra tecnologia dagli sviluppi interessanti è quella legata alla customer experience.

Oggi eroghiamo servizi grazie ai nostri dipendenti, che approcciano il cliente dandogli il supporto necessario per risolvere i problemi o indirizzandolo verso chi può farlo.

È proprio qui che potremo evolvere ulteriormente grazie ai moltissimi strumenti oggi disponibili.

Sicuramente, la sfida sarà quella di aumentare i canali di comunicazione verso i clienti dando loro l’opportunità di poter essere raggiunti e ascoltati in ogni momento e con qualsiasi strumento.

Ma la tecnicalità da sola non basta, occorre integrare l’approccio umano. Per questo formiamo e educhiamo gli operatori del Service Desk, chiedendo loro di creare una relazione con la persona che manifesta un problema, non solo di risolvere un task.

Il Certorino: la creatura che per eccellenza rappresenta la creatività di SMI e delle sue persone

Nel mese di Dicembre, nello Youniverse, è possibile vedere il nobile ed elegante Certorino.

Curioso e multifunzionale per natura, è sempre molto attivo.
È dotato di vista e olfatto potentissimi che gli consentono di avere sempre una visione creativa su qualsiasi progetto.

È anche un velocissimo corridore e un abile saltatore. Si diverte molto ad aiutare tutti a pensare fuori dagli schemi e ad approcciare ai progetti in maniera sempre nuova.

Ciò che lo rende unico è sicuramente il suo maestoso palco di corna che cade e ricresce ciclicamente.
Proprio questa caratteristica simboleggia la rinascita, il cambiamento che viene accolto e al quale ci si adatta per evolvere.

In SMI la creatività è fondamentale per generare nuove idee e innovarsi continuamente. È ciò che ci consente di differenziarci e di offrire servizi sempre eccellenti.

Per questo il Certorino è la creatura che per eccellenza rappresenta la creatività di SMI e delle sue persone.

Con lui siamo giunti al termine di questo viaggio insieme alle fantastiche creature che popolano lo Youniverse. Ognuna di loro simboleggia i valori, le caratteristiche e le qualità di SMI e dei suoi Smiers.

Speriamo che vi sia piaciuto e che vi siate divertiti.
Le nostre storie torneranno sotto un’altra veste perché anche a noi, come al Certorino, piace evolverci e cambiare.

SMI Lab & Delinea: un tavolo tecnico sulla gestione degli accessi privilegiati


Il nostro CIO e co-founder Stefano Tiburzi ha inaugurato il secondo appuntamento del nuovo format targato SMI.

“Gli SMI Lab sono degli approfondimenti tecnici che abbiamo ideato per far avvicinare i nostri clienti e le loro problematiche con i brand e le soluzioni che propongono.” 

Abbiamo deciso di dedicare i primi due incontri al tema della sicurezza informatica. 

Dopo aver analizzato l’impatto di un attacco informatico, con Delinea abbiamo affrontato un tema altrettanto importante e attuale: l’accesso privilegiato e la sua necessaria protezione.

Delinea si impegna a rendere l’accesso privilegiato più accessibile, eliminando la complessità e riducendo i rischi per garantire conformità e semplificare la sicurezza.

Clienti e brand hanno avuto l’opportunità di osservare il funzionamento del Maturity Model, sviluppato da Delinea.

Questo framework aiuta a ridurre sistematicamente il rischio degli accessi privilegiati, ad aumentare l’agilità aziendale e a migliorare l’efficienza operativa.

La giornata si è alternata tra Q&A e demo operative. 

Nel pieno spirito degli SMI Lab, che abbiamo concepito come tavoli tecnici in cui la discussione e lo scambio di idee devono essere al principi.

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SMI e Delinea insieme per una Business Unit di Cybersecurity

La strategia di SMI nel creare una Business Unit di Cybersecurity si sposa con la creazione di partnership mirate e su verticalità eccellenti. 

L’incontro con Delinea rispecchia questa mission, che SMI si è imposta per misurarsi, con gli altri competitor, nel mercato della Sicurezza Informatica.

Delinea nasce dalla fusione di 2 realtà già presenti nel Gartner MQ del Privileged Access Management: Thycotic (PASM) e Centrify (PEDM). 

Due aziende che sono riuscite a fondere in un portfolio unico le proprie soluzioni senza sacrificare prodotti ed offrendo al mercato il “best of bread”.

Il nuovo portfolio Delinea esplora, quindi, a 360° ogni aspetto del PAM (PASM + PEDM) per il quale può competere, senza problemi, con i competitor storici su questa tematica. 

Nel Gartner MQ, Delinea è presente con uno score molto solido visto che il portfolio è stato, di recente, ampliato e le strategie commerciali e tecniche sono state definite. 

Con questo partner, SMI condivide alcuni principi, che garantiscono grandi risultati attesi in questo difficile mercato:

  • essere in grado di offrire servizi per i prodotti proposti, ma soprattutto averne una profonda conoscenza,
  • offrire un’ottima reputazione di consulenti per aiutare ogni cliente a costruire il proprio progetto di sicurezza,
  • garantire la necessaria marginalità come pilastro commerciale importante soprattutto su determinate aree tematiche.

#SMIPeople Francesca Fiacchi

Il 14 gennaio compirò 40 anni.

Se dovessi fare un bilancio di questi primi anta, direi che negli anni ho imparato ad essere meno intransigente nei confronti degli altri.

Chi mi incontra, di primo acchito, mi trova molto colorata: amo la possibilità che gli abiti danno di esprimere chi si è. Io non mi copro, mi rappresento.

Mi ritengo un’esteta.

Perché amo il bello? Perché ci trovo pace e tranquillità ed è la mia armonia.

Vivo in tempesta. Le mezze verità o le posizioni comode non fanno per me.

Non lascio niente di non detto, anche se è faticoso affrontarne le conseguenze.

La lealtà viene prima di tutto, sempre.

Non parto prevenuta, ma le delusioni mi spaventano. È come se avessi il fianco esposto: non mi aspetto che qualcuno possa fare del male, perché non è il presupposto con cui mi avvicino agli altri, ma a volte ho dovuto ricredermi con dolore.

Come stai?

È la prima domanda che mi viene naturale porre. Stabilire connessioni, fare spazio per accogliere la storia dell’altro, mi fa stare bene.

Credo che ognuno di noi si debba assumere la responsabilità del tipo di essere umano che vuole essere, nella vita di tutti i giorni.

Alla Francesca dei secondi anta, faccio un augurio: che impari ad accettarsi con tutti i suoi limiti.

Così com’è.

SMI Lab: il nuovo format di incontri che mette in connessione partner e clienti

“Se andiamo a cercare la radice della parola consulenza, scopriamo che deriva da cum-sedère cioè stare seduti insieme. 

Ebbene, l’essenza della consulenza è tutta qui: mi siedo con il mio cliente, lo ascolto, gli faccio domande, capisco chi è, cosa necessita e quindi propongo soluzioni.

È questo il modo con cui SMI vuole essere consulente per i suoi clienti: sedergli accanto come lo siamo oggi, per capire insieme e con competenza qual è la risposta più corretta ai suoi bisogni. ”

Questa dichiarazione del nostro Ceo Cesare Pizzuto, racchiude lo spirito con cui abbiamo immaginato il nuovo format degli SMI Lab.

Quattro appuntamenti, strutturati in mezze giornate, in un contesto interattivo nel quale ad un numero volutamente contenuto di partecipanti viene offerta l’opportunità di sperimentare nuove tecnologie e palesare le proprie esigenze e problematiche più comuni del settore ICT.

“Un’occasione di incontro e approfondimento per mettere in connessione i nostri partner tecnologici con le esigenze dei nostri clienti” ha chiarito Cinzia Mingiardi, Responsabile Marketing e Comunicazione.

L’obiettivo di questi laboratori è quello di mostrare la competenza, la qualità tecnica e il nostro approccio verso i clienti che non è solo ed esclusivamente commerciale ma è soprattutto umano.

“Per i nostri clienti non siamo semplici consulenti, noi ci affianchiamo a loro quotidianamente per mostrargli tutte le evoluzioni possibili delle loro attività ed il modo migliore per realizzarle in maniera sicura” ha dichiarato Stefano Tiburzi, Co-founder e CIO di SMI.

Il primo incontro si è svolto venerdì 18 Novembre e ha visto la partecipazione del nostro partner WatchGuard e di Alessandro Vannini di Ethical Hacker Italiani.

Durante la giornata i partecipanti hanno avuto modo di approfondire le dinamiche che guidano un attacco hacker, le tecnologie più efficaci per individuarlo, prevenirlo e contrastarlo.


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Gestione degli accessi privilegiati: Maturity Model

L’accesso privilegiato è il principale metodo utilizzato dai malintenzionati per accedere a sistemi sensibili.

Uno degli effetti collaterali della migrazione al cloud è una superficie di attacco molto più ampia a causa dell’aumento esponenziale degli account privilegiati e dei sistemi virtuali.

Proteggersi da questi attacchi diventa, dunque, estremamente importante.

Sarà questo il tema del nostro secondo SMI Lab ideato con Delinea

L’impegno di Delinea è quello di rendere l’accesso privilegiato più accessibile, eliminando la complessità e riducendo i rischi al fine di garantire la conformità e semplificare la sicurezza. 

Delinea, con oltre 14.000 clienti in tutto il mondo tra cui istituzioni finanziarie, agenzie di intelligence e aziende di infrastrutture critiche,  si pone come leader di mercato nella fornitura di soluzioni per la gestione degli accessi PAM.

Attraverso l’approccio interattivo e operativo tipico del LAB, verrà mostrato  il framework Maturity Model di Delinea, che consente di ridurre il rischio degli accessi privilegiati, aumentare l’agilità aziendale e migliorare l’efficienza operativa.

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📍SMI Technologies & Consulting, via della Sierra Nevada 60 Roma

📅 2 Dicembre 2022

🕒 9.00 a.m. – 13.00 p.m.

Intervista al nostro Service Desk Manger Davide Scaccia

DI COSA SI OCCUPA IL SERVICE DESK SMI E QUALE È IL TUO RUOLO?

Il Service Desk si occupa di risolvere tutte le problematiche a cui può andare incontro un utente dei servizi che gestiamo. È composto da un team di esperti appositamente formati che con tempestività e competenza stabilisce un contatto, comprende le necessità e vi pone rimedio.

I team che compongono il Service Desk sono coordinati dai Supervisor, che hanno il compito di garantire la qualità del servizio, far sì che gli operatori lavorino in sinergia e supportarli nell’individuazione della migliore soluzione. I supervisor, avendo competenze trasversali e grazie all’ausilio degli opportuni strumenti, sono in grado di intercettare e monitorare tutte le problematiche che transitano per il Service Desk e ad avere una visione costante e completa dello stato del servizio.

Il mio ruolo consiste nel seguire l’andamento di tutti i servizi di assistenza quale punto di riferimento verso i clienti e verso l’azienda, coordinando le attività di tutte le risorse che compongono il Service Desk.

SE PENSI AL SERVICE DESK DI SMI, CHE PAROLE USERESTI PER DESCRIVERLO?

Direi sicuramente “Competenza”, che è necessaria per inquadrare le problematiche e risolverle con puntualità. Ci confrontiamo con realtà e richieste sempre nuove e questo rappresenta per noi una palestra quotidiana, con l’obiettivo ultimo di generare soddisfazione negli utenti e di conseguenza nei nostri clienti finali.

Altro aspetto fondamentale del nostro peculiare approccio è “Tranquillità”. Ci interfacciamo con persone che stanno affrontando un problema, piccolo o grande che sia, e che sono quindi in difficoltà: dobbiamo instaurare da subito un rapporto di fiducia, tranquillizzarle e trasmettere la percezione che SMI è insieme a loro per trovare il prima possibile la soluzione ai loro problemi.

Questo è possibile soprattutto grazie anche al clima che si vive in SMI dove puntiamo al benessere e alla felicità delle nostre persone, che genera effetti positivi anche sul modo di porci nei confronti degli utenti e nella gestione di obiezioni o critiche.

QUALI SONO LE PROBLEMATICHE SU CUI PIU’ SPESSO SIETE CHIAMATI AD INTERVENIRE?

In alcuni casi ci interfacciamo con il privato cittadino, in altri casi con i dipendenti dei nostri clienti o con professionisti di diversi settori; le tipologie di intervento sono quindi molteplici.

Passiamo dalle criticità durante una transazione online a problemi legati al funzionamento della postazione di lavoro, dal supporto nell’accesso ai cloud aziendali fino ai problemi con la rete. La nostra forza è quella di plasmarci a seconda della sfida da affrontare e di chi abbiamo di fronte, mettendoci nei suoi panni e accompagnandolo nella risoluzione del problema.

LO SMART WORKING DI MOLTE AZIENDE HA IN QUALCHE MODO INFLUENZATO LE DINAMICHE OPERATIVE O LE RICHIESTE DEI CLIENTI?

Il service desk di SMI è partito proprio con l’avvento dello smart working nel primo periodo della pandemia, a marzo 2020, e ci siamo dovuti adattare rapidamente ai cambiamenti nell’approccio al lavoro e nella tipologia di richieste che arrivavano. Abbiamo avuto un boom di richieste di intervento sulle postazioni di lavoro da parte di chi, ad esempio, ritrovatosi da un giorno all’altro a lavorare da casa, ha dovuto lasciare la postazione fissa in ufficio con tutti i file in essa contenuti.

Il lancio del Service Desk di SMI era stato pianificato da tempo e la concomitanza con l’arrivo della pandemia ha rappresentato un’ulteriore sfida nella sfida. Ma ogni problema rappresenta anche un’opportunità e gli ottimi risultati che abbiamo conseguito in quel periodo difficile hanno unito ancora di più un gruppo di persone che prima non si conoscevano , dandoci la consapevolezza di poter gestire qualsiasi tipologia di richiesta o cliente.

CHE COMPETENZE DEVONO AVERE LE PERSONE CHE LAVORANO NEL SERVICE DESK?

Dato che ci occupiamo di servizi IT è necessario innanzitutto avere delle competenze di natura tecnica. Anche l’empatia è una dote molto importante per chi fa il nostro lavoro, perché ci consente di stabilire da subito una connessione con il nostro utente e accompagnarlo verso la risoluzione dei problemi.

Il nostro poi è un lavoro di gruppo, quindi è fondamentale la predisposizione alla collaborazione e al confronto reciproco affinché sia possibile riuscire a trovare insieme le soluzioni più adatte, nel minor tempo possibile, anche nelle situazioni più difficili.

CHI LAVORA NEL SERVICE DESK RICEVE UNA FORMAZIONE PARTICOLARE PER GESTIRE IL CONTATTO CON IL CLIENTE?

In azienda c’è un processo di onboarding per tutto il personale assunto, per entrare da subito nella cultura aziendale e trasmettere sin dall’inizio l’idea che si lavora tutti insieme per raggiungere obiettivi comuni. Ogni operatore ha quindi percezione del suo ruolo all’interno del sistema aziendale e dell’importanza che riveste per la reputazione e percezione dei nostri clienti. A questi aspetti culturali si aggiunge poi la formazione specifica erogata durante l’anno dal nostro personale interno e che affronta tematiche come la relazione con il cliente, i comportamenti da tenere nella gestione delle obiezioni o come rapportarsi ad esempio con gli utenti più incalzanti.

QUALI SONO LE PROSSIME FRONTIERE DELL’ASSISTENZA IT E DEL SERVICE DESK DI SMI IN PARTICOLARE?

L’assistenza si sta evolvendo di pari passo con la società e oggi si prediligono gli strumenti digitali, mentre fino a qualche anno fa il telefono restava lo strumento principale di contatto. Noi operiamo con una logica multicanale, quindi al telefono affianchiamo strumenti come e-mail e applicazioni dedicate che consentono di farci raggiungere facilmente da tutti i nostri utenti.

Probabilmente in futuro altre modalità verranno sviluppate o perfezionate come le chat o i bot, ma per noi di SMI il fattore umano resta strategico: una chat non potrà mai tranquillizzare o capire lo stato d’animo della persona che ci contatta, che è invece parte fondamentale del nostro lavoro.

Ad esempio, dopo un primo contatto in via telematica, a volte chiedo al mio staff di contattare telefonicamente l’utente per sincerarsi che sia tutto risolto e che sia soddisfatto del nostro intervento. Un’attenzione utile anche a sottolineare che dietro ad una risposta mail o ad un ticket evaso c’è sempre un professionista affidabile e competente.

C’E’ UNA TUA DOTE PERSONALE CHE È STATA PREZIOSA NEL TUO LAVORO IN SMI?

Sono molto empatico, desideroso di imparare cose nuove e mi è sempre piaciuto mettermi in gioco. Ho iniziato anche io come operatore del front-end ricoprendo via via tutti i ruoli fino a quello di Service Manager e questo mi ha aiutato ad avere una visione di insieme, dalle difficoltà legate alla risoluzione di una criticità a come implementare nuovi servizi fino alla gestione dei team. L’aria che si respira in SMI ha stimolato questo mio approccio: si percepisce la fiducia dell’azienda nei propri dipendenti e le modalità di ascolto sono concrete ed efficaci, ho la possibilità di proporre nuove idee e sono coinvolto anche nei processi decisionali e strategici. Uno scambio reciproco tra dipendente e azienda che crea valore e che favorisce un miglioramento continuo delle competenze e dei servizi che siamo in grado di offrire.

SMI LAB: Data Breach e attacchi hacker. Come proteggersi?

L’impatto di un attacco informatico è spesso maggiore di quanto sembri nell’immediato. Data Breach su scala sempre più larga, riscatti dei ransomware in crescita, attacchi alle supply chain sempre più diffusi.

Come scoprire, rilevare e prevenire le minacce su endpoint, reti e utenti? 

Questo sarà il tema del primo SMI Lab che abbiamo organizzato in collaborazione con WatchGuard, pioniere da oltre 25 anni nella sicurezza informatica.

Con Alessandro Vannini di Ethicak Hacker Italiani, la più grande community di Hacking Etico d’Italia, scopriremo le dinamiche che guidano un attacco hacker, le tecnologie più efficaci per individuarlo, prevenirlo e contrastarlo.

WatchGuard consente a oltre 250.000 piccole e medie imprese in tutto il mondo di proteggere le loro risorse più importanti grazie alla sicurezza di rete e degli endpoint, al Wi-Fi sicuro, all’autenticazione multifattoriale e ai prodotti e servizi di network intelligence.

Attraverso un approccio interattivo, verrà, quindi, approfondita la Unified Security Platform di WatchGuard che garantisce un portafoglio completo di prodotti e servizi per proteggere ambienti, utenti e dispositivi.

È tempo di una nuova visione sulla sicurezza informatica!

📍SMI Technologies & Consulting, via della Sierra Nevada 60 Roma

📅 18 Novembre 2022

🕒 9.00 a.m. – 13.00 p.m. 

L’Octogonfio: dinamico e dotato di lunghi tentacoli fa in modo che lo YOUniverse funzioni efficientemente

L’Octogonfio è tipico dell’Ufficio Acquisti ed è proprio grazie a lui che tutto lo YOUniverse funziona in maniera efficace!

Ha sempre un gran daffare, ma con i suoi lunghi e molteplici tentacoli è davvero inarrestabile.

Grazie a loro, infatti, raggiunge ogni angolo dei mercati per fornire a SMI l’approvvigionamento di cui necessita.

L’Octogonfio è dotato di grande intelligenza e intuizione.

Capisce in un lampo i fabbisogni interni, individua potenziali fornitori e stipula contratti.

Inoltre, ha una mente molto analitica. Ama passare le giornate a studiare budget, statistiche e report per ottimizzare costi e negoziare prezzi.

Questa creatura ha, dunque, tutte le caratteristiche per rappresentare il nostro Ufficio Acquisti.

Il team di questo reparto ha il delicato e complicato compito di definire le politiche e le procedure al fine di garantire la salute finanziaria della nostra organizzazione.

Le decisioni prese hanno, quindi, un impatto diretto sulla crescita aziendale.

Senza dubbio, una business unit fondamentale senza la quale non potremmo raggiungere gli obiettivi operativi e strategici che ci poniamo.

SMI e Lenovo insieme per la progettazione dell’infrastrutture

Per noi di SMI stringere partnership che ci permettano di esprimere al meglio le nostre competenze legate alla gestione e progettazione dell’infrastruttura è assolutamente prioritario. Il “meglio” non può prescindere da quel tasso di certezza, esperienza e affidabilità che LENOVO garantisce.

Non è solo la tecnologia, sempre al top della sua espressione e non è solo la quasi maniacale attenzione alla sostenibilità, che anche per SMI rappresenta un mantra, che fa di LENOVO un brand leader del suo settore.

E’ la cura dei dettagli, una sorta di vera necessità di offrire sempre il meglio; la capacità di sapersi sempre rinnovare, anche laddove questo significhi esplorare territori ancora ignoti e, sopra ogni cosa, la capacità di essere squadra con il partner al fianco dei suoi clienti.

Per queste e tante altre ragioni, oggi LENOVO è al nostro fianco su molteplici progetti, dai più voluminosi a quelli più “a valore” e noi di SMI sappiamo molto bene di poter contare sulla competenza ed affidabilità di LENOVO per tutte le sfide che decideremo di raccogliere, ora ed in futuro.

Intervista al nostro Sales Manager Marco Dalla Chiesa

Di cosa ti occupi in SMI?

All’interno di SMI sono il Sales Manager, che tradotto vuol dire che ho la responsabilità di coordinare il reparto commerciale. Questo ovviamente a grandi linee perché il mio ruolo non è del tutto, o solo, questo. Oltre a organizzare le strategie di vendita – definendone obiettivi, investimenti e profitti attesi –  e a essere “uno che vende” in prima persona, vengo coinvolto nelle attività che riguardano il posizionamento dell’azienda, grazie al mio particolare punto di osservazione che mi consente una conoscenza diretta del mercato.

Cosa significa coordinare la forza commerciale?

Al di là di assegnare obiettivi, dare e condividere le direttive aziendali, significa essere il primo supporto per i commerciali.

In questo settore sono importanti le competenze di settore e le doti umane.

Da una parte infatti occorre avere una chiara visione dei numeri; una conoscenza del prodotto che viene venduto; e avere padronanza del mercato in cui ci si muove.

Dall’altra è necessario essere in grado di costruire rapporti di fiducia, con i clienti e con i colleghi.

E’ per questo che, internamente, cerco di essere un punto di riferimento per chi lavora con me nel settore commerciale, mettendo a disposizione sostegno, know how ed esperienza, nella convinzione che solo la condivisione può generare ulteriore valore.

Cosa significa oggi seguire un cliente?

Significa essere il single point of contact del cliente, il catalizzatore delle sue esigenze, che poi trasferisco all’azienda e ai reparti deputati a rispondere.

È un’attività che viene portata avanti in modo articolato, perché SMI ha un portafoglio molto ampio di soluzioni e servizi, così come sono diverse le persone che vengono coinvolte. Lavorare insieme alla risoluzione di un problema significa essere parte di un gioco di squadra. E questo è l’aspetto più bello e divertente del mio mestiere.

La collaborazione è quindi fondamentale, non solo nella tua business unit, ma anche con tutte le altre?

Sì, senza alcun dubbio. Un aspetto che più di altri rappresenta SMI è la collaborazione. La mia è una business unit che si interseca con tutte le altre aree. Oggi condividere le informazioni in azienda è un aspetto cruciale per la generazione di processi fluidi.

La conditio sine qua non affinché la circolazione delle informazioni possa avvenire all’interno di un’azienda è la fiducia reciproca. E in SMI c’è: in un mondo e in un settore altamente competitivi non è così scontato che ci sia.

Quali sono gli aspetti più delicati del tuo ruolo?

Il mio lavoro è composto da tante piccole tessere, che insieme compongono il quadro complessivo.

SMI partecipa a gare d’appalto con P.A. e privati: è una parte molto importante del nostro business.

Ecco, se dovessi indicare la parte più delicata e strategica del mio lavoro è quella relativa alla collaborazione con l’Ufficio gare nell’individuazione delle gare d’appalto a cui partecipare.

Quanto è importante il rapporto con il cliente?

È fondamentale. È di certo l’aspetto più importante del lavoro, ma non solo per i ruoli commerciali.

SMI è un’azienda che, più di tante altre, vive di relazioni, di empatia, di fiducia reciproca. Trova una grande energia nelle relazioni che instaura e lo affermo con la consapevolezza di chi, negli anni, ha conosciuto diverse realtà imprenditoriali.

L’affidabilità e la competenza sono ovviamente ingredienti necessari nel rapporto con il cliente, ma non bisogna sottovalutare l’incidenza del fattore umano.

Chi ha in mano la possibilità di affidare un’attività cruciale, inevitabilmente farà una scelta che non sarà solo razionale e logica, ma sarà anche una scelta emotiva. L’empatia è una componente fondamentale nel nostro lavoro tanto quanto la competenza, sia all’interno che all’esterno.

È cambiato il rapporto con il cliente nel tempo?

Ho iniziato a lavorare a fine anni Novanta e ritengo che sia cambiato moltissimo. All’epoca la relazione era forse ancora più empatica di oggi: era prassi che si chiudessero più contratti ad un pranzo di lavoro che ad una riunione di lavoro.

Non che oggi l’importanza della relazione umana sia venuta meno, ma ci sono stati moltissimi cambiamenti soprattutto dal punto di vista formale. Molti processi, regole e certificazioni impongono un rigore nel portare avanti il business che prima non era così rilevante.

È cambiato anche l’interlocutore, che ha una maggiore conoscenza informatica, a cui dobbiamo saper rispondere con una competenza sempre aggiornata.

Quali sono le tecnologie più richieste oggi?

Ogni periodo ha le sue tecnologie. Oggi è il momento del cloud e soprattutto della cybersecurity. Quest’ultima riscuote un’attenzione altissima da parte dei clienti, anche da parte di realtà che fino a qualche anno fa potevano quasi permettersi di non sapere cosa fosse. Questo avviene per due ordini di motivi: perché gli attacchi cyber sono all’ordine del giorno e perché l’avvento del GDPR ha costretto tutti ad essere molto attenti a non perdere dati.

Perdere dati sensibili, infatti, significa per le aziende incorrere in ingenti sanzioni.

Il mondo dei social e della comunicazione, poi, ha introdotto nuovi parametri di cui tener conto. La velocità ad esempio con cui si diffondono le notizie è enorme e questo va di pari passo con la reputazione di cui molte aziende vivono. Perdendo dati a causa di una gestione o una struttura poco affidabili si rischia di compromettere in modo irreparabile l’immagine aziendale.

Quali sono invece i trend tecnologici del futuro?

Ci sono tecnologie di cui gli addetti ai lavori parlano molto e che secondo me presto esploderanno. Prime fra tutte, il data management e le tecnologie che riguardano la gestione del dato. Oggi tutte le aziende possiedono un vero e proprio patrimonio di dati. E’ fondamentale possedere soluzioni che permettano di renderli sicuri, accessibili, ordinati e soprattutto “parlanti”, cioè che siano in grado di fornire informazioni importanti su cui fare strategia.

Parallelamente c’è il mondo del IoT. A mio avviso se ne parla da molto tempo, ma si è fatto ancora poco. Corre il rischio di diventare vecchio prima ancora che abbia trovato piena applicazione. Ad ogni modo, per le potenzialità che ha, può ancora trasformarsi in un settore cruciale per le aziende.

La Zanzaredi

La Zanzaredi è una creatura veramente speciale schizza rapida di qua e di là per tutto l’Ufficio Tecnico Applicativo di cui è la mascotte

Quando qualche cliente ha bisogno di supporto lei è la prima a partire e raggiunge in un lampo chi ’ha chiamata risolvendo rapidamente ogni problema.

Di sicuro è una delle creature più amate dello Youniverse perché non conosce stanchezza ed è sempre pronta ad aiutare chi necessita del suo intervento. E’ precisa nell’individuare problematiche ed è sempre pronta quando ci sono nuovi sistemi da implementare.

Con quel ronzio caratteristico e quelle ali velocissime che non conoscono riposo, trasmette una carica d’energia positiva a chiunque l’incontri. Con le sue idee pungenti è una “luminosa” ispirazione per tutti.  

Come la Zanzaredi, anche l’Ufficio Tecnico Applicativo possiede caratteristiche di rapidità, competenza e dinamicità.

La sua attività è particolarmente complessa e le tematiche di cui si occupa sono di cruciale importanza per il mantenimento di un’ottimale efficienza operativa, sia che si tratti di enti pubblici che di imprese private.

In SMI sappiamo bene quanto queste caratteristiche siano fondamentali per i nostri clienti.

Per questo motivo ci impegniamo sempre ad offrire i nostri servizi tecnici e applicativi al massimo livello  ed in linea con le evoluzioni della tecnologia.

#SMIPeople Fausto Liberini

Sono in SMI da un anno: BU Cybersecurity Director.
A guardarmi indietro, il mio percorso professionale somiglia più all’incrocio di Chongqing in Cina, con 5 piani e 15 strade sopraelevate, che a una highway americana.
Tutto è stato fuorché lineare.
Ho esplorato, cambiato direzioni, aperto una società: 11 anni in IBM, prima da tecnico specializzato, poi come commerciale; poi una piccola società di social learning, con cui abbiamo realizzato un progetto per la condivisione interna delle informazioni tra chi operava nei call center di Tim, utilizzando una piattaforma digitale.
Ancor prima che il mondo lo richiedesse, abbiamo affrontato il problema della mancanza della prossimità fisica con la tecnologia.
Poi ancora, è arrivata la cybersecurity.
A ben vedere, il denominatore comune di tutti questi incroci sono state le relazioni interpersonali. Più che dalle opportunità di lavoro, io mi sono lasciato affascinare dalle persone e queste poi hanno aperto possibilità.
Le relazioni nella mia vita sono fondamentali: le cerco, le accolgo, le curo con attenzione.
E con il silenzio.
Ho imparato che l’ascolto è il primo requisito necessario per poter comunicare.
Ascoltare e guardare, per far capire all’altro che quello che sta dicendo per noi è importante: ogni essere umano è un essere straordinario, con una storia che spesso ignoriamo.
Per questo cerco di entrare nella vita delle persone in punta di piedi, con garbo, chiedendo permesso.
La gentilezza a volte è scambiata per debolezza, ma invece è l’unico modo per creare ponti e non innalzare barriere. Esasperare i toni lo trovo sempre inutile e oltretutto uno spreco di energia: i risultati migliori si ottengono con la tenacia e la determinazione, e non facendo mostra di muscoli gonfiati dal proprio ego.
Per me il successo non si misura in base a quanto guadagni, ma se sei riuscito a fare nella vita quello che più ti piace.
Occorre conoscersi, mettersi in cammino, pure sbagliare, per poi escludere quello che non fa per te e mettere a fuoco la direzione giusta.
Facendo attenzione e avendo cura di chi incroci sul tuo cammino, perché alla fine quello che rimarrà non sarà una firma in calce a una mail, ma le tracce di senso che avremo lasciato nei nostri incontri.

Intervista al nostro IT Director Daniele Chitarrini

Qual è il tuo ruolo in SMI e di cosa si occupa la BU che coordini?

Io mi occupo della direzione tecnica che comprende la progettazione e la gestione di infrastrutture complesse, compreso lo sviluppo applicativo. Risolviamo problemi e per farlo può essere necessario un supporto tecnico o una riprogettazione da zero. Installiamo, supportiamo, progettiamo qualsiasi tipo di tecnologia.

Abbiamo anche un nostro cloud che ci rende a tutti gli effetti un cloud provider.

Quali sono i servizi che fornite a clienti?

I servizi principali sono quelli di supporto alla soluzione di diverse problematiche, sia tecniche che di gestione operativa. Ci occupiamo delle richieste più disparate: dal cliente che non trova una email a quello che ha problemi con la macchina che non funziona.

Per quanto riguarda i progetti invece, il cliente può chiedere qualcosa di astratto e noi lo progettiamo e sviluppiamo. Altri clienti, quelli che hanno progetti avviati, presentano già le tecnologie e, in questo caso, entriamo nella fase di supporto.

Qual è il cliente tipo con cui vi interfacciate?

Possiamo dividerli in due tipologie.

La Pubblica Amministrazione, che acquisiamo tramite la partecipazione a bandi di gara. Di questa fanno parte i clienti più grandi e complessi.

Poi c’è tutto il comparto privato fatto di medio-piccole aziende. Sono il nostro “zoccolo duro” fin da quando eravamo una start up. Per noi è stimolante lavorare con loro e ci permettono di non perdere il contatto con la realtà cosa che può accadere quando si lavora su progetti complessi della PA.

Com’è il rapporto con partner e clienti?

Siamo un Service Integrator e lo sviluppo continuo delle competenze è necessario per  comprendere e risolvere le esigenze dei nostri clienti. Con loro ci poniamo in ascolto e instauriamo relazioni durature.

Con i nostri partner tecnologici riusciamo ad instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione, rappresentiamo, con il nostro reparto, un supporto operativo su cui poter contare, spesso sette giorni su sette, 24 ore su 24. E’ per questo che veniamo riconosciuti sul mercato come una realtà aziendale affidabile e competente, sempre pronta a prevenire o risolvere problematiche anche complesse.

Come si sviluppa una tua giornata di lavoro?

Bella domanda! Il mio è un ruolo particolare, le figure del mio reparto sono molto tecniche e io mi trovo a svolgere funzioni diverse.

Gestione dei tecnici, supervisione e implementazione dei progetti operativi.

È, di sicuro, un lavoro molto vario e spesso non soggetto ad orari propriamente da ufficio.

Oggi, quali sono i servizi più richiesti dai clienti?

Oggi è il momento della cybersecurity. Le richieste che ci fanno sono remediation, quindi entrare dove qualcuno ha fatto danni e riposizionare gli oggetti in ordine. Sempre più spesso ci chiedono di verificare dove sono le falle nei sistemi per evitare di subire danni.

È molto richiesto il cloud providing – in questo il covid ha dato una grande spinta – e infine l’assistenza.

La PA sta intraprendendo un percorso di digital transformation ma è un processo lungo e complesso. Il nostro lavoro è quello di supportare questo percorso grazie alla profonda conoscenza delle tecnologie più innovative.

Progetti futuri della direzione tecnica di SMI?

La nostra vocazione primaria è risolvere problemi. Ci piace definirci dei “signor wolf”.

Al momento lavoriamo sul presente risolvendo le criticità di oggi.

La nostra ambizione è quella di prevedere le difficoltà prima che si creino. Da qui che inizia il progetto di aprire un’area di ricerca e sviluppo.

È giusto che un’azienda che insegna il futuro debba anche prevederlo.

OPEN SMI – Storia di un colpo di testa e altri racconti.

Tutti noi siamo circondati da una quantità indefinita di oggetti, dalle forme e gli usi più disparati: radio, telefoni, valigie, computer, dischi.

Non è certamente possibile elencarli tutti, ma una cosa di sicuro li accomuna.

Gli oggetti non sono mai solo oggetti.
Sono custodi di emozioni, perché conservano una parte, anche piccola, del nostro vissuto.
Sono contenitori inconsapevoli di storie.

Ecco, il 16 settembre, al nostro Open SMI, abbiamo chiesto a tutti di portare un oggetto che parlasse di loro stessi.

Il risultato è stato un insieme di storie emozionanti, di prime volte, di gesti ripetuti all’infinito, di manie, di riti irrinunciabili, di incontri durati un’ora, un anno o una vita che ci hanno aiutato a conoscerci un po’ meglio.

Una serata speciale illuminata dalla voglia di stare assieme, di lasciarsi scoprire, di ritrovarsi tra amici.

Rivivi l’evento sfogliando la gallery

Tucaqui Tucalà

Nella giungla del reparto Marketing e Comunicazione si sente, soprattutto a settembre, il richiamo irresistibile e giocoso del coloratissimo Tucaqui Tucalà.

Il suo verso è come un canto armonioso e potente che riesce a farsi ascoltare a chilometri di distanza.

Nessuno gli resiste, tutti corrono da lui per conoscere le ultime novità e sono impazienti di partecipare ai mille eventi che sa organizzare. Ma questo fantastico volatile è anche un abile narratore, gli piace dare voce alle idee ed ai nuovi straordinari progetti dello Youniverse e chiacchiera senza sosta ovunque ci sia qualcuno che lo voglia ascoltare.

Come si può intuire dal suo nome, non gli piace stare fermo e si sposta qui e là senza sosta per portare ovunque notizie e curiosità. Perlustra ogni luogo con i sui attenti e vispi occhi, non c’è novità che gli sfugga.

Il Tucaqui Tucalà è molto giocherellone e socievole. Gli piace fare festa e stare in compagnia, crede nel potere delle relazioni e si adopera per creare attorno legami e connessioni di valore.

Ed è per questo che è il simbolo del reparto marketing e comunicazione, i cui valori fondanti sono l’ascolto ed il dialogo con colleghi, partners e clienti.

“Le storie sono il collante della vita sociale umana, definiscono i gruppi e li tengono saldamente uniti”.

Jonathan Gottschall

SMI Roma Volley torna in serie A

La squadra del patron Barani, sponsorizzata da SMI Technologies & Consulting, è di nuovo nell’elite della pallavolo nazionale.

Il volley maschile romano torna in Serie A. La SMI Roma Volley del Presidente Antonello Barani, dopo un solo anno di serie B, torna nell’élite della pallavolo nazionale, prendendo parte al campionato 2022/23 di A3. Per il quinto anno di fila, il title sponsor sarà SMI Technologies & Consulting, un percorso di eccellenza e crescita che le due realtà hanno compiuto simultaneamente e che continua a guardare al futuro, puntando soprattutto sui giovani.

Per dare ufficialmente il via alla stagione, mercoledì 7 settembre, la sede di SMI in Via della Sierra Nevada ha ospitato la conferenza di presentazione a stampa ed addetti ai lavori.

Questa è una serie A per tutti, per Roma, per il progetto della città. Questa squadra non è e non sarà mia, ma di un movimento intero, è di tutti gli amanti della pallavolo”, queste le parole del Presidente Antonello Barani, orgoglioso di aver acquisito nuovamente il diritto di partecipare alla serie A, rilanciando le proprie ambizioni della città e del movimento.

Siamo tornati nel posto che meritiamo – afferma lo stesso Barani – siamo pronti a ricominciare, ma vogliamo tornare a giocare nella nostra città, davanti la nostra gente. Le istituzioni ci sono vicino e abbiamo tanti progetti in cantiere, da quelli sportivi con Volley Lab a Roma Sport Network, ai sociali. Vogliamo fare qualcosa di diverso con una squadra che rispecchi la romanità, infatti sono quasi tutti ragazzi che provengono dalla Capitale. Siamo pronti e motivati per questa nuova avventura, un ringraziamento a SMI, agli sponsor, a Roma Capitale, alla Fipav, al PalaFonte che ci ospita dallo scorso anno”.

Quello di SMI e della Roma Volley è un percorso fatto di passione e competenza, come ha sottolineato ai microfoni Cesare Pizzuto, CEO di SMI, coinvolto personalmente dall’entusiasmo di Antonello Barani in questo progetto ben 5 anni fa. “Prima di pensare a cosa il progetto Roma Volley potesse fare per SMI, abbiamo pensato invece a cosa SMI poteva fare per la Roma Volley – ha confermato Cesare Pizzuto – Ci siamo chiesti come SMI poteva offrire un contributo concreto per Roma. Abbiamo scelto di sposare questo progetto per la passione che abbiamo per lo sport e per la città. Crescendo insieme alla Roma Volley, in questo viaggio affascinante, abbiamo imparato molto dallo sport e dalla pallavolo in particolare. Si tratta di uno sport senza contatto fisico, dove serve strategia, tattica e tecnica, ma soprattutto testa. Così come quando in campo il palleggiatore alza palla allo schiacciatore, allo stesso modo facciamo noi in azienda quando cerchiamo di risolvere problemi con il gioco di squadra. Per noi è stata una grande opportunità, e sarei pronto di raccontare questa esperienza ad altri imprenditori, perché è stata straordinariamente formativa”.

La squadra è un mix di esperienza e giovani talenti, come ha dichiarato anche il tecnico Mauro Budani, allenatore esperto che ha fatto la storia di questa società. Il confronto tra Roma Volley e SMI nasce ancora una volta, perché quando si parla di giovani, l’azienda romana è sempre in prima linea. A questo proposito è intervenuto il CIO di SMI, Stefano Tiburzi: “In questi 5 anni abbiamo fatto tanta strada e siamo cresciuti insieme a voi. Il cammino di SMI e Roma Volley ha in comune il coraggio della partenza, nel passaggio dalla B alla A, coincide con il nostro coraggio di partire 7 anni fa in un ambiente totalmente nuovo con la voglia di fare qualcosa di diverso, ma anche la passione che ci motiva ogni giorno, come quella che vi aiuta a vincere e soprattutto che vi aiuta nelle sconfitte, per scendere in campo il giorno dopo, per allenarvi e fare meglio. Coincide anche il desiderio di investire nei giovani, come confermano le iniziative del Volley Lab e della SMI Academy, che ci ha portato a formare ed assumere 14 ragazzi che entrano nel mondo del lavoro dalla porta principale”. Il debutto della SMI Roma Volley avverrà sabato 8 ottobre al palazzetto dello sport di Guidonia Montecelio contro Ortona, anche se nel corso della stagione si andrà a giocare al Palazzetto dello Sport di viale Tiziano, una volta terminati i lavori. In merito alla questione impiantistica è intervenuto in conferenza stampa Alessandro Onorato, Assessore allo Sport e Grandi Eventi di Roma Capitale. “Un super in bocca al lupo ai ragazzi, allo staff, ai dirigenti, all’allenatore, allo sponsor. Mi occupo da 9 mesi delle cose più belle del mondo, sport, grandi eventi, turismo e moda, organizzate a Roma. Il tasto dolente è l’impiantistica sportiva. Non mancano i soldi, è mancato però l’impegno e la volontà di capire che gli impianti sportivi possono rivoluzionare la città. Il nostro obiettivo è che presto tutte le squadre romane tornino a giocare a Roma”.

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#savetheevent_Presentazione nuova squadra SMI Roma volley

Il 7 settembre avremo il piacere di ospitare la conferenza stampa di presentazione della nuova rosa di giocatori della SMI ROMA Volley.

Nella prossima stagione la squadra affronterà il campionato di serie A3 2022/23 e verranno quindi comunicati gli obiettivi da raggiungere quest’anno.

La SMI Roma Volley è inoltre tra i soci fondatori del Roma Sports Network che unisce sotto un unico brand le società sportive di vertice della città.

Il consorzio ha l’obiettivo di unire le associazioni sportive, creare sinergie e promuovere una nuova cultura sportiva.

Un progetto di cui condividiamo i valori e che siamo felici venga fatto conoscere nel corso della mattinata.

La conferenza sarà, infine, l’occasione per presentare il nuovo progetto VolleyLab che vede la squadra protagonista nella valorizzazione dei vivai e della crescita dei giovani atleti del futuro.

In SMI siamo fermamente convinti che lo sport vada sostenuto e siamo molto orgogliosi di essere sponsor anche quest’anno di una eccellente squadra com’è la SMI Roma Volley.

Smi pubblica il secondo bilancio di sostenibilità relativo al 2021

Ho cinque nipoti

Con ognuno di loro ho attraversato il tempo dei perché.
Il periodo dei perché è uno dei più belli, ma anche uno dei più stressanti. È bello per i piccoli, che così trovano un modo per entrare in relazione con i grandi; è impegnativo per gli adulti, che devono cercare sempre una risposta.
Per i bambini, è scoprire il mondo: le domande fanno crescere e tra tutte, il perché è quella più immediata.
All’università ho scoperto che a molti di questi perché, una risposta la sapeva dare la fisica.
Da lì è iniziata la mia passione. La fisica è vita: non è puro esercizio, ma una finestra sulla realtà.
Per me è diventato naturale trovare leggi fisiche che sapessero descrivere e spiegare le relazioni umane.
Ed è nella relazione con i propri dipendenti, partners, clienti, fornitori, con la società tutta, che SMI è nata e vuole continuare a trovare il proprio perché.

Cesare Pizzuto
Founder&Ceo

CONSULTA QUI IL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ 2021

#SMIPeople Valeria Luciani

Il 23 agosto sarà un anno che sono in SMI.

Lavoro al service desk: in estrema sintesi, ascolto le persone e cerco di accompagnarle nella risoluzione di un problema.

Non vedo chi mi chiama, ma mi accorgo dal tono della voce se è in ansia, scocciato, preoccupato.

La priorità immediata è rassicurare.

Per chi sta dall’altra parte del telefono, spesso il problema appare enorme: rallenta un servizio, non consente di lavorare, inceppa un processo.

Per loro, noi siamo risolutori: si affidano alla nostra capacità di dare le informazioni giuste per superare l’incaglio.

Il service desk funziona come un microcosmo interconnesso: ci aiutiamo nel trovare le soluzioni più adatte, collaboriamo con un senso di armonia che si riflette nel rapporto che abbiamo con le persone che ci chiamano.

Nell’arco di 5 minuti cerco di stabilire una relazione con chi è all’altro capo del filo: mi metto in ascolto, cerco di porre le domande nel modo giusto, scelgo le parole con attenzione, perché le parole sono l’unico strumento che abbiamo per farci capire in assenza della gestualità del corpo.

Per una come me che parla per lavoro, è quasi scontato avere un rapporto particolare con il silenzio.

Quando torno a casa, cerco di modulare la presenza o assenza di suoni. Ci sono momenti in cui mi fa compagnia un sottofondo, che sia musicale o il chiacchiericcio della tv; altre volte cerco la pace quieta del silenzio, in cui però trovano spazio le parole lette.

Amo le storie, seguirne le evoluzioni nei libri, ascoltarle anche dalle persone che incontro.

La mia timidezza è diventata mia alleata quando ho capito che mi aiutava a fare spazio alle storie degli altri, perché che noia è essere concentrati solo sulla propria.

Se alla fine dei giorni mi dovessero chiedere cosa ho fatto nella mia vita, non avrei imprese mirabolanti da raccontare: non sono andata sulla luna, né ho fatto scoperte fondamentali per l’umanità.

Una cosa però ho cercato di farla: dare la dovuta attenzione agli altri, perché le persone non chiedono altro che qualcuno le ascolti davvero.

Kermionte

Il Kermionte è un animale molto resistente.

Come tutti gli anfibi anche lui ha subito una metamorfosi. Ha acquisito nuove capacità, abilità e competenze che lo rendono capace di vivere un po’ in tutte le nostre business unit. 

E così, saltellando e gracchiando tutto il giorno di qua e di là, guida i compagni verso ogni obiettivo.

Acquisire nuove competenze significa subire un cambiamento, un’evoluzione.

Quindi quale creatura poteva meglio incarnarla?